martedì, novembre 24, 2015

Lode e disprezzo

Me lo merito
Si
Ne sono consapevole
Ho spezzato rami ormai secchi
Ho slegato lacci dal cuore che lo soffocavano
Ho tagliato i fili artificiali che mi univano a te 
L'ho voluta io questa fine
Si
Me lo merito
Questa pioggia calda che schizza come cenere
Il rumore dei passi inesistenti dei sensi di colpa 
sul pavimento della mia mente in ristrutturazione
Il calore di mani che sorreggono questo corpo
nell'attesa che questo inverno dentro me si trasformi in primavera
Ne sono consapevole
Ho piantato semi nuovi nel terreno
Ho comprato fiori e colori da appendere sulle pareti
Ho aperto il mio sorriso al mondo
Si
Me lo merito
Fine e rinascita
Amore e odio
Lode e disprezzo
Occhi nuovi ho indossato
Braccia pulite vado cercando
in un divenire senza tempo e senza memoria


2 commenti:

Elisa ha detto...

La poesia ha la bellezza dell'introspezione ma le parole "odio e disprezzo" mi fanno male.Ognuno di noi può amare e accarezzare le sue ferite.

zoé ha detto...

Cara Elisa,
hai ragione quando dici che possiamo "amare e accarezzare le nostre ferite"; in effetti quandi ci allontaniamo spiritualmente e soprattutto temporalmente da una situazione emotivamente calda, tutto ci appare diverso da quando lo abbiamo vissuto. Però quando ho scritto questo post, il mio cuore era ancora comopletamente immerso nell'anima dell'Altra persona, a tal punto che tutto mi appariva quasi offuscato da una nebbia e l'unica difesa che riuscissi a mettere in atto era la scissione... scissione tra sentimenti positivi e sentimenti negativi che ancora convivevano in me.

Grazie per il tuo commento. :)

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