lunedì, maggio 31, 2010

TU


Tu 
Mi fai stare bene
Tu 
Mi rendi felice
Voglio stare con te
Voglio parlarti con dolcezza
Voglio stare in silenzio e accarezzarti di sguardi
Voglio abbracciarti e sentire il mondo dentro me

Tu 
Mi rendi felice
e neppure lo sai
Voglio guardarti sorridere
Voglio raccontarti di me
Voglio starti vicino e non chiederti nulla
perché tu sei tutto ciò che aspettavo

Tu 
Mi fai stare bene
Tu 
Rendi possibile che sia me stessa
sempre
....

martedì, maggio 25, 2010



Mi dissero

" Tu sei tremendamente emotiva e sognatrice "

E forse è questa la mia condanna .. 

sabato, maggio 22, 2010

dolce condanna



Raccolsi la tua Anima
senza chiederti il permesso 
lacrime sui tuoi passi tramutate in falsi sorrisi
Raccolsi quel dolore
e lo feci mio per restituirti gioia
per ridare a quei passi la speranza di giorni migliori
Respirai i tuoi sogni
fragili desideri 
senza sapere dove mi avrebbero condotto
Mi innamorai del suono della tua voce
e dei colori che sapevano creare le parole dentro me
Mi nutrii della tua Anima
per poi sparire in un volo eterno dentro i tuoi occhi
affogai per morire di solo piacere
Morire per rinascere nella tua bellezza 
voluta condanna
Sigillammo la nostra unione nel giro di emozioni vuote
non eravamo capaci di essere noi stessi
era troppo spaventoso mettere a nudo le nostre reciproche debolezze
senza rimanerne sconvolti
e volerci ancora dopo aver tolto dal viso ogni maschera
era troppo difficile in quel momento
Le grida reclamavano per noi ogni bisogno
la nostra prigionia
inevitabile persecuzione quell'amore finto
inghiottimmo plastica perché le lacrime avevano il sapore della verità
e alla fine
ciò che all'inizio ci aveva unito
ci divise
dolcissima condanna
il nostro amore
a cui non potemmo sottrarci
...

giovedì, maggio 20, 2010

I vampiri delle emergenze



"Signora, Lei deve lasciare obbligatoriamente il campo" "Ma io so anziana, ciò problemi di salute, non mi posso spostare da L'Aquila.. dove mi volete mandare scusate!?.." "Ma Signora non può rimanere qui .. dobbiamo chiudere tutto .. se lei è malata, sa che facciamo, la mandiamo in un ospizio, così la curano, si riposa...." "Senta un pò giovanotto.. ma tu la mamma la tieni a casta?" "Si.." "Eh .. allora mandace mammeta alla casa di riposo!"



"La terra trema. Dopo il Grande Terremoto che la sorprese indifesa nel 1461 e poi nel 1703, l'Aquila è abbattuta nella primavera del 2009 e di nuovo “città rovinata”, come ebbe a scrivere tre secoli prima Marco Garofalo, Marchese Della Rocca, al Vicerè di Napoli. Questa volta a compiere il miracolo del terremoto non sarà però il martire cefaloforo Emidio, condannato alla pena capitale e poi canonizzato. Al culto emidiano si sostituisce quello berlusconiano, (auto)celebratosi a partire dal 7 aprile, il giorno successivo alla scossa fatale che ha colpito al cuore l'Abruzzo e piegato le sue anime “forti e gentili”.


Da qui si avvia il documentario di Sabina Guzzanti, cronaca delle ‘cose nostre' e della politica dei fattacci che hanno compromesso il futuro dell'Aquila e della sua gente. Persuasa che da quando i politici sono diventati barzellettieri, i comici hanno il dovere morale e l'autorevolezza per parlare di politica o addirittura di fare politica, la Guzzanti indossa letteralmente i panni del premier e parte alla volta dei campi di soccorso, promossi dal governo Berlusconi in attesa di edificare una New Town da inaugurare il giorno del suo compleanno. Magari confezionando una torta e mettendo in fresco una bottiglia di spumante rigorosamente italiano da stappare in suo onore. Parola del presidente. E già, perché il 6 aprile del 2009 il nostro premier pativa una crisi di popolarità che il terremoto aquilano avrebbe certamente risollevato. Venuto “di cielo in terra a miracol mostrare”, il consacrato dal popolo investe la Protezione Civile, nella persona di Guido Bertolaso, di ricostruire la città in barba alla sua storia, alla sua cultura e ai suoi cittadini. Favorito da normative straordinarie e da una sinistra desolante e desolata come la tenda abbandonata del Pd, il “braccio armato” del governo realizza altrove una città altra, che distrugge il valore degli incontri e costringe gli aquilani ‘più fortunati' in appartamenti asettici e davanti a televisori che predicano il berlusconismo.


Abbandonando la satira indigesta per il giornalismo d'inchiesta, Sabina Guzzanti intervista una messe di persone e personalità, provando a ragionare sui fatti (in)evitabili, sulla prevenzione mancata, sulle vite condannate, sulle speculazioni, sui finanziamenti illeciti, sulla sistematica messa in discussione dei principi di trasparenza e legalità che fondano l'idea di una socialità democratica. Contro l'orrore e l'indignazione di intercettazioni telefoniche inconcepibili e mostruose, contro l'incredibile capacità di pervertire l'idea di giustizia, contro l'uso disinvolto dell'ironia, della decenza, della memoria storica e della correttezza istituzionale si alza la voce degli abruzzesi, uno su tutti, il lucidissimo professore Colapietro, che ha deciso di abitare “nonostante” il centro storico dell'Aquila, rinnovando, con una manciata di operai e di euro, la sua casa e la sua vita. Centro storico e culturale a cui l'imprenditore, il politico, l'uomo medio dei media ha negato l'accesso e prorogato restauri e ristrutturazioni, disperdendo lungo la costa una popolazione cittadina imprescindibilmente legata al tessuto artistico e architettonico della propria città.


Soprassedendo sulle immagini sgranate, sulle inquadrature di stampo televisivo e l'approssimazione estetica, Draquila rivela la maschera tragica del nostro Paese e solleva la voce che non ha timore di raccontarci una volta di più cos'è (stata) l'Italia berlusconiana. Davvero non c'è niente da ridere e Sant'Emidio fulmini una volta per sempre chi la notte del 6 aprile ha irriso ai vivi e ai morti dell'Aquila. E adesso (ri)"facciamo bella, che nulla nello regame possa confrontarsi ad essa".


venerdì, maggio 14, 2010

Foto di Gruppo





il prato verde di Collemaggio

la festa della Perdonanza ad agosto

la birra fredda al Canguro

il caffè a casa Colantoni

chitarra e voce a casa Equizi

gli esami preparati ai banchetti in Facoltà

il pranzo alla mensa di Coppito

le salette studio a via XX Settembre

la passeggiata in Corso alle 7 di sera

l'aperitivo al Farfarello

il vino a Ju Boss

il gelato del Duomo

la cena alla trattoria da Luciano

la spesa al Conad

la fermata alla Questura

il 76 e il 79

le sigarette al tabaccaio di sotto

le partite al Pepe Nero

il pane caldo della Perla Nera

le partite a biliardino allo Student Bar

l'ultimo film uscito al Cinema Massimo

le dispense in Copisteria

i libri da De Benedetti

l'aula informatica a Via Assergi

i Gruppi il Giovedì pomeriggio

i molliconi a La Caffetteria

il locale Spagnolo

ultima tappa all'Havana

i cornetti alle 9 di mattina

andare a dormire all'alba e il dopo 2 ore a lezione

jogging intorno al Forte Spagnolo

la piscina Comunale 

la Festa de l'Unità al Castello

le risate le cadute le stronzate e le riprese

ci vediamo alla Fontana Luminosa ragà 

.....

lunedì, maggio 10, 2010

Il Viaggio della Vita


- Vivi nel presente

- Vivi qui

- Non immaginare, sperimenta la realtà

- Non pensare inutilmente, ma senti e vedi


- Esprimi invece di manipolare, spiegare, giudicare, giustificare


- Abbandonati a sperimentare il dolore così come fai con il piacere


- Non accettare alcun "dovresti" ..


- Assumi la piena responsabilità delle tue azioni, dei tuoi sentimenti e dei tuoi pensieri


- Abbandonati ad essere ciò che sei


(i Principi Gestalt)

venerdì, maggio 07, 2010

L'Aquila me

l'essenziale
non sappiamo mai cogliere cos'é veramente importante
ci soffermiamo così poco sulle parole sulle persone
a volte fa male anche il semplice ricordo
e io ti porto qui sulla mia pelle
mi sfiori con il tuo vento freddo
mi bagni la bocca di quest'acqua un poco amara
fa male il tuo sorriso e il tuo volto che mi abbraccia
l'essenziale
ci accorgiamo di ciò che conta davvero solo dopo averlo perso
ci soffermiamo così poco sui sentimenti sulle persone
a volte fa male anche la minima consapevolezza
e ti porto qui dentro l'anima
mi ferisci con le tue lacrime
mi apri gli occhi alla verità
fa male il tuo sorriso spento e il tuo viso solcato da cicatrici
l'essenziale
è che sia qui accanto a te .. ancora
ti stringo le mani
ti sussurro il tempo
ti rivedo nei miei occhi
a piedi nudi cammino tra la tua disperazione
la rabbia si mescola alla paura generando altro dolore
l'essenziale
ti stringo le mani 
ti rivedo nei miei occhi
ti abbraccio perché non posso fare altro
e ti aspetto ...
aspetterò di poter vedere ancora il sole dietro le tue finestre rotte
l'essenziale
non ti lascio sola .. 
L'Aquila me.

martedì, maggio 04, 2010

Patch Adams a L'Aquila

"Possiamo cambiare veramente le cose provando a difendere tutto quello che la societa' tende a mettere da parte"


Un piccolo frammento per una giornata indimenticabile oggi a L'Aquila .. una persona umile e dal cuore generoso che ha scelto di amare e mettere a disposizione dell'Altro la sua allegria e la sua saggezza per creare un mondo migliore .. un esempio .. una lezione di vita che non scorderò mai!.. E proprio dalla città de L'Aquila il Dr. Patch Adams vuole aiutarci a ricostruire la nostra comunità con gioia e passione, con amore e speranza ...

Planare...

Dolcemente i sogni racchiudono le mani rincorrerò per sempre i tuoi occhi naufragare tra le tue braccia è mortale per me  ma è quasi ...