sabato, marzo 27, 2010

Rain


Cade la pioggia
e ripenso alle tue parole di ieri sera
come mi hai detto addio
perché rimanevi in silenzio e mi osservavi
disegnando nella tua mente l'immagine di me per farne ricordo
l'immagine di me che in quel momento non voleva capire
dopo aver chiuso gli occhi alla realtà
era come se in quell'istante
mi stessi risvegliano da un lungo sonno
e quelle parole che non dicevi assomigliavano più ad un incubo

Cade la pioggia
e ripenso al modo in cui la guardavi
e ripenso al modo in cui le sorridevi
e ripenso al modo in cui le tenevi la mano sotto il tavolo
e ripenso alle risate di lei e alla serenità sul tuo volto
e ripenso a quanto mi sentissi inutile
e ripenso a quanto mi sentissi sbagliata
e ripenso a quanto mi sentissi sciocca

Cade la pioggia 
 e mi accorgo di quanto male ci siamo fatti
delle bugie sincere e delle promesse dette tanto per dire
e ricordo il tempo in cui eravamo solo io e te
a quella dolcezza eterna di un momento ora svanita
e quest'acqua bellissima ricopre l'aria come domande

rimani in silenzio e mi guardi
cercando di catturare ogni particolare 
nella voce nel corpo nei profumi sulla pelle negli occhi miei
mentre la pioggia cade 
ed io ti dico addio
.....

fragilità


 la mia fragilità
schiacciato su questo muro il mio vigore
molti gesti poche parole
in un attimo è crollata ogni certezza
e nuda di fronte allo specchio
mi sono ritrovata con la mia persona
su questa pelle che scava ricordi uno dopo l'altro
con questi occhi che guardano lontano
ma che non dimenticano il passato
 la mia fragilità
schiacciata contro il perbenismo la mia forza
molte paure poche soluzioni
che ne sarà di me chi lo sa
mi sento come un filo d'erba
sospeso nell'aria di questa precaria vita 
attaccato alla terra che nutre 
e incerto sulla sorte di esser strappato via all'improvviso
la mia fragilità
un salto nel vuoto 
l'incognita del domani
una lama sottile che brucia e fa male 
una ferita nell'anima a ricordarmi chi sono
.....

martedì, marzo 23, 2010

Dentro il tuo mondo

" E odiami se vuoi ... Non é il vento a fare male ma la tacita consapevolezza che mai più saprà tornare un tempo così splendido

un mare così accogliente

un pianto così vero sulla trasparente pelle.


E guardami se vuoi

vivendo nel respiro di un ricordo passato

ogni piccolo passo

che ora lasci su questa mano

sarà la sabbia su cui costruire

i nostri dolcissimi castelli

quel vento da accarezzare piano

in cui poter sognare ..


... guardo il cielo stellato e vorrei staccarne un pezzetto e spedirlo al tuo nascondiglio preferito per farti compagnia dentro il tuo mondo

quando sarò lontana quando mi dimenticherai

quando i giorni inevitabilmente ci renderanno estranei

ora che la solitudine non ha nome e ti sento vicino la luce adesso è troppo bella per dirsi addio. "





Video e musica del gruppo rock progressivo DORACOR
Testo della canzone NEL VENTO di Zoè.

domenica, marzo 21, 2010

"Io sono un clown e faccio collezione di attimi"

(Heinrich Böll)


Impariamo a sorridere
Impariamo a regalare sorrisi
Impariamo a metterci in gioco
indossiamo una parrucca colorata un pò di trucco e assumiamo una posa buffa
d'improvviso tutto il mondo e la stessa percezione che abbiamo di noi stessi cambierà
Impariamo a trovare il ridicolo nelle situazioni più serie
Impariamo a guardare alla vita con fiducia ed ottimismo
Impariamo a trovare qualcosa di positivo anche nelle esprienze meno piacevoli
indossiamo un costume colorato camminiamo senza paura di cadere 
sporchiamoci l'abito senza paura di doverlo pulire mettiamo in ridicolo ogni nostra piccola certezza
Impariamo a sorridere e far sorridere 
Impariamo a metterci in gioco
Impariamo a ridere di noi stessi senza vergogna e senza paura del giudizio altrui
Impariamo a sorridere
e tutto apparirà diverso ... apparirà migliore

lunedì, marzo 15, 2010

fly away


Te ne vai
rimane solo il ricordo
te ne vai
vola via anche il profumo dei tuoi occhi
te ne vai
nessun pianto
solo tacita consapevolezza
te ne vai
anche la bellezza ha perso il suo gusto

fly away
scende la notte dolcemente
con lei ogni amarezza
te ne vai 
rimane il ricordo
e il canto del vento sulla pelle mia
me ne vado
la tristezza invade gli occhi
ma è un viaggio verso il domani
te ne vai 
via
...

fly away
il mare mi aspetta
oltre le ali che rivestirò
inonderò di luce le mani
sorridendo me ne andrò
volando
 
te ne vai 
te ne vai
te ne vai
via 
da me
....

mercoledì, marzo 10, 2010

Incontrarsi
per caso 
si intrecciano destini persone strade
per caso 
e non si ha più il coraggio di lasciarsi
...
avete mai notato con quale cura
la vita ci fa incontrare delle persone
per caso
che ci cambiano per sempre..?
...
a quel punto l'universo abita la nostra anima
all'improvviso nulla è più come prima
e non si può fare a meno di quelle persone

Incontrarsi
per caso
iniziare a chiacchierare
scambiarsi parole sensazioni reciproche paure
per caso
destini che si intrecciano
che cambieranno le nostre vite
per sempre
...

Donne in rinascita


Più dei tramonti, più del volo di un uccello, 
la cosa meravigliosa in assoluto 
è una donna in rinascita.

Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta.
Che uno dice: è finita.
No, non è mai finita per una donna.
Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole.
Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina anti-uomo 
che ti fa la morte o la malattia.

Parlo di te, che questo periodo non finisce più, che ti stai giocando l'esistenza in un lavoro difficile, che ogni mattina è un esame, peggio che a scuola.

Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo ti guarderà deciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare.

Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai.

E sei tu che lo fai durare.

Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo; che sei terrorizzata che una storia ti tolga l'aria, che non flirti con nessuno perché hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita.

Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane.
Sei stanca: c'è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare, che ti vuole cambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo stretto.

Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa.

Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con le altre: "Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così".

E il cielo si abbassa di un altro palmo.

Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere, ci hai abitato Natali e Pasqua.
In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima ed è passato tanto tempo, e ne hai buttata talmente tanta di anima, che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio perché non sai più chi sei diventata.

Comunque sia andata, ora sei qui e so che c'è stato un momento che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento.
Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nel tuo lavoro, nella tua solitudine.

Ed è stata crisi, e hai pianto.
Dio quanto piangete!
Avete una sorgente d'acqua nello stomaco.

Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata, alla fermata della metro, sul motorino.
Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo.

E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore, perché l'aria buia ti asciugasse le guance?
E poi hai scavato, hai parlato, quanto parlate, ragazze!
Lacrime e parole. Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un senso al tuo dolore.
"Perché faccio così? Com'è che ripeto sempre lo stesso schema? Sono forse pazza?"
Se lo sono chiesto tutte.

E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia, a due, a quattro mani, e saltano fuori migliaia di tasselli. Un puzzle inestricabile.
Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi?

E' da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così, scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai.
Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti.
Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova te.
Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa.
Non puoi più essere quella di prima. Prima della ruspa.

Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente.

Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta, è come un diesel.
Parte piano, bisogna insistere.
Ma quando va, va in corsa.

E' un'avventura, ricostruire se stesse.
La più grande.
Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio di capelli.

Vi ho sempre adorato, donne in rinascita, per questo meraviglioso modo di gridare al mondo "sono nuova" con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo.

Perché tutti devono capire e vedere: "Attenti: il cantiere è aperto, stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi stesse".

Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia.
Per chi la incontra e per se stessa.

È la primavera a novembre.

Quando meno te l'aspetti...

Donne in rinascita (Jack Folla)

lunedì, marzo 08, 2010

la Donna ...

" La donna è qualcosa di misterioso 

che sta tra il canto e la metafora "

 (Alda Merini )

martedì, marzo 02, 2010

Kai


 Kai
ho sognato di inondarmi di luce blu
sparire felicemente nell'acqua
scivolare tra le onde per non tornare
per non sentire più questa angoscia dentro me
questo senso di colpa che travolge ogni piccola certezza

Kai
ho sognato di inondarmi di luce trasparente
raggiungevo alla fine la tua voce che sussurrava piano
scivolare nel tuo corpo e risalire piano
per non sentire per un attimo la solitudine
questo senso di indescrivibile paura

Kai
abbracciami 
non voltarti non lasciarmi più sola
guardami negli occhi e dimmi che ci sei
abbracciami in questa notte 
e tienimi con te mentre affogo in questo mare
risaliremo insieme le onde scure
per toccare poi l'infinito 
tienimi con te
e lasciati andare a me
...

Planare...

Dolcemente i sogni racchiudono le mani rincorrerò per sempre i tuoi occhi naufragare tra le tue braccia è mortale per me  ma è quasi ...