venerdì, febbraio 27, 2009

Make it happen

E in macchina tornando a casa ascoltavo quel pezzo dei Verve.
La dolce notte stava scivolando via veloce
come la nostra età piccola
bella come quella luna che benigna ci guardava.
Tu eri di fronte a me quella sera
io imbarazzata sapevo solo guardarti
e silenziosa ascoltavo le tue mani
lentamente accarezzare il dolore ignorato
scivolava piano la paura che avevo
ogni dubbio cancellato da quei tuoi occhi scuri
mentre mi guardavi io sapevo essere solo silenziosa.
La piazza chiacchierava intorno a noi
in fondo a tutti i nostri dubbi
io potevo starti vicino e non sentire freddo
e tu sapevi ascoltarmi anche se non parlavo
sapevi leggere nello sguardo che ti offrivo
ci rincorrevamo con le nostre parole le battutine
come due bambini che rimasti soli
si univano nel loro abbraccio solo per ricevere calore.
E la luna ci guardava così dolce nel suo chiarore.
Make it happen.
Me lo scrissi sulla porta al mio rientro.
Tu già dormivi e io inutilmente provai a svegliarti per chiederti cosa fosse quella carezza
che inaspettatamente mi lasciasti tra le scale e le stelle.
La mattina dopo l'aria già ti aveva catturato
per un pò avevamo avuto il privilegio
di sognare insieme l'impossibile.
Sorridevo timida al tuo pensiero
senza sapere dove ci avrebbe condotto quell'infantile e tenera danza.

domenica, febbraio 22, 2009

insieme


Lei entrò

piano piano
senza fare rumore
Lui la guardò
per la prima volta
senza nessuna ombra intorno
sorrisero entrambi
quando i loro occhi puliti
si incrociarono all'improvviso
un pò imbarazzati
timidamente

Lui tese la mano

Lei la accarezzò dolcemente
senza fretta
iniziarono a danzare
senza sapere come senza sapere dove
raccogliendo una piccola stella
sopra la loro testa sgualcita
non esistevano più domande da fare
nessun perché da capire
non esisteva il loro ingombrante passato

Lei entrò
delicatamente
tra paure inconfessabili
Lui la guardò
silenziosamente
senza giudicare
sorrisero entrambi
senza sapere come senza sapere dove
quell'abbraccio li avrebbe condotti
per la prima volta
senza nessuna ombra intorno
soli l'uno di fronte all'altro
con quella voglia palpabile
di ricominciare tutto d'accapo
con coraggio innocente
si buttarono nell'ignoto
tra inutili promesse

tra la fretta di un tempo che rapisce
si gettarono sorridendo
e accada ciò che accada

Lei arrivò

piano piano
senza fare rumore
inaspettatamente
Lui la accolse

così com'era
insieme
per la prima volta

senza nessuna ombra intorno

e accada quel che accada

venerdì, febbraio 20, 2009

E io non avevo capito niente ....


E io non avevo capito niente
della pioggia che cadeva

senza più dissetare

dei tuoi occhi così chiari
da avere già capito chi ero
solo da quei miei silenzi
di quelle mani ipocrite
che mi rubavano la pelle
E io non avevo capito niente
della cattiveria che si nascondeva
dietro una fragilità fin troppo ostentata
del sapore amaro di quelle fragole
bagnate con intenzione nel veleno per far male

delle parole gettate lì incoscienti
su un pavimento troppo scivoloso

E io non avevo capito niente

di quello che si celava dietro la porta

della stupidità che mi ostinavo a fronteggiare
della bellezza che senza accorgermi
era già tra le tue mani piccole
di quello che avresti voluto offrirmi
se la cecità non avesse offuscato il mio passo
ammorbidito da troppi dubbi

E io non avevo capito niente
la Vita ancora un volta giocava con me
con delle certezze sempre in bilico
costringendomi a ristabilire i conti
con una realtà che credevo di conoscere
ma più vado avanti e più la terra trema
la sabbia crolla momento dopo momento
e io devo ricostruire tutto d'accapo

contro qualcosa che credevo di sapere
e che invece non conoscevo affatto
E io non avevo capito niente
la Vita ancora un volta giocava con me
per insegnarmi anche stavolta
ancora una volta a crescere
Le lacrime scendevano sul viso
lente e splendide
sciogliendo ogni trucco rimasto
ogni piccola verità
lasciando solo la pelle
bruciata da una maschera che mi ostinavo ad indossare
E io non avevo capito niente
del freddo nascosto dietro troppa luce
del burattinaio che mi manovrava indecente
mentre le lacrime scendevano lente e splendide
e io aprivo il sorriso
oltre quei tuoi occhi così chiari
solo dopo avere dubitato di ogni mia certezza
della me stessa che mostravo agli altri
per capire tutto
avrei dovuto morire per poi rinascere

martedì, febbraio 17, 2009

estranei

Mi spieghi come siamo arrivati a questo ....
.. al punto che non riusciamo a guardarci neppure negli occhi
al punto che la luce è talmente forte
che soffoco nell'aria che respiro
in un attimo tutto é passato
pioggia e cuore in un secondo
sulle nostre parole e nei gesti
tutto in un attimo passerà
Mi spieghi come siamo arrivati fin qui ...
.. al punto di aver perso la voglia di vederci
perché la pelle infetta
strade percorse insieme ormai buie
senza lasciare il tempo di capire di pensare
perché all'improvviso l'indifferenza ha preso il posto alle mani
al punto che ci sentiamo estranei l'uno all'altro
con quel senso di profonda tristezza che non puoi descrivere
pioggia e cuore in un secondo
in un attimo tutto passerà
anche il tremore dei dubbi
anche quell'indifferenza che calpesto decisa
su quelle strade ora senza nome ...
Mi spieghi come siamo arrivati qui ..
a parlare solo al vento
ora che ho scordato anche il tuo viso ?
Resto qui da sola ... ora che nevica l'inutilità
la bellezza dello sguardo
oltre l'orizzonte ora me ne andrò
con la semplicità del vento ..
Non mi spiego
come siamo arrivati a questo punto .....
Ma tutto passerà
pioggia e cuore in un secondo

venerdì, febbraio 13, 2009

Lentamente


Lentamente
tutto scompare

la luce si fa impercettibile
il silenzio racchiude ogni ansia
Lentamente
l'orizzonte scompare
non ci sono più i miei doveri

chimere o corpi da inseguire
Lentamente
il tempo diventa poco importante

le onde abbracciano la sabbia
quell'ombra scompare
svanisce piano piano
Lentamente
inseguendo la notte

rimango seduta qui
sul bordo della mia precaria felicità
ad ascoltare quel silenzio
Lentamente

che si genera dagli occhi asciutti

appena provi il coraggio
all'idea di essere un'altra

Lentamente
tutto scompare

alzo lo sguardo

e mi addormento nell'acqua
con la voglia di essere Altro .....

sabato, febbraio 07, 2009

A volte

A volte
mi fermo a guardare il cielo
linea incerta
mai trasparente del mio camminare
e seguo nel vento il mio pensiero
rincorro il futuro tra le foglie delle mie ansie
abbraccio sorridendo senza motivo
quel cielo e seguo nel vento
un messaggio di speranza

A volte
mi fermo sul bordo di una paura
la tocco con il tremore lieve della pelle
la guardo nascere sottile tra gli occhi
scendere giù piano piano
e morire soffocata dal coraggio
che mi impongo sempre di trovare

A volte
mi fermo ad ascoltare quella canzone
la accarezzo attraverso un'emozione
che improvvisa esplode
nel cuore incontrollabile
la vivo a poco a poco dondolandomi nei ricordi
la stringo forte per non perdere
quel pezzetto di me che appare con lei

A volte
mi guardo nello specchio
in quel viso non mi riconosco
in quel corpo che non é mai stato mio
fa male ritrovarsi di fronte
a se stessi e non riconoscersi

A volte
mi guardo nello specchio
in quel viso ancora una volta non mi riconosco
come un clown tolgo il cerone
il sorriso non esiste
ciò che vedo davanti a me non ha nome

A volte
lascio stare quel pensiero che offusca la via
anche se in quel corpo
anche se in quel viso
sembro non riconoscermi
volto pagina a queste ansie
rincorro l'Anima nel vento
e nel suo canto riprendo a respirare e respirando .. vivo.

"Le nostre anime inaccessibili le abbiamo intossicate"


(le Luci della centrale elettrica)

oltre

Le sorridevano gli occhi
colore indefinibile
sapore nuovo
sotto il ponte asciutto di lacrime
accanto a quella luna timida

Le splendeva la pelle

nonostante fosse buio
quella Vita tesa ad abbracciare
un mare ancora sconosciuto
con quel profumo di felicità
costata a caro prezzo
colore indefinibile
profumo nuovo
di una libertà senza nome

La luce debole della città assopita

faceva strada nelle ansie
cacciando via ogni paura
lasciando il posto al suono

di quella Vita tesa ad abbracciare

un' Amore ancora da incontrare
sull'indefinibile orizzonte
dei suoi occhi

Planare...

Dolcemente i sogni racchiudono le mani rincorrerò per sempre i tuoi occhi naufragare tra le tue braccia è mortale per me  ma è quasi ...